La targa in latino risalente al 1575 racconta la funzione di questo ricovero per i pellegrini dedicato alla figura di Sant’Alessio, che “Simone Calderini, figlio di Gaspare dotava di una propria rendita e di questo stesso contemplò il giuspatronato in perpetuo della famiglia Calderini”. Tale compito spettava anche a coloro che non appartenevano direttamente alla famiglia per nascita, per esempio ai congiunti in matrimonio, che avrebbero dovuto allo stesso modo provvedere al sostentamento della struttura.

Sono citati il senatore Giovanni Andrea, i fratelli Giovanni e Nicola Calderini, figli di Maria Dominici e gli eredi di Simone in quanto compatroni. Così si è voluto tramandare “ai posteri di ogni tempo”.